Aesopian Language. Vietato tacere, impossibile parlare
Slavika Festival + MORS (Festival internazionale indipendente di illustrazione e letteratura visuale , Mosca, Russia)
Il termine “linguaggio esopico” rimanda alle favole allegoriche dello scrittore greco antico Esopo. Una serie di espedienti del linguaggio esopico è stata ampiamente utilizzata nel corso del XX secolo da scrittori e pubblicisti per aggirare la censura politica. Allusioni, eufemismi, significati nascosti… sono tutti parte di un codice segreto al quale si ricorre quando è vietato parlare, ma è impossibile tacere.

Dopotutto, l’illustrazione è già di per sé una specie di linguaggio allegorico: non ricorrendo a linguaggio verbale, essa sottopone allo spettatore una sorta di enigma da risolvere. Sfruttando il linguaggio visivo e la sua capacità di cifrare i messaggi, rivolgendosi alle emozioni e alle conoscenze dello spettatore, l’artista è capace di esprimere ciò che non può essere detto con le parole. Qualsiasi elemento può essere importante per interpretare un’illustrazione: il titolo, la data, il paese e il luogo in cui è stata creata, episodi della biografia dell’autore, il suo entourage. Ma è anche lo spettatore stesso, volente o nolente, a diventare coautore dell’opera basandosi sul proprio vissuto e aggiungendo i propri significati all’illustrazione, attingendo alla sua memoria personale e alle sue emozioni.
Oggi in Russia e Bielorussia non possiamo esprimere liberamente il nostro pensiero e, come accadeva molti anni fa, siamo costretti a ricorrere all’aiuto del linguaggio esopico.
Curatrice: Anna Chefranova
Artisti: Anya Mihailova, Katsiaryna Dubovik, Lilya Matveeva, Olya Terekhova, Stasya Sokolovskaya, Svetlana Nagaeva, Tanya Ivankova, Varvara Prazhka, Varya Yakovleva, Yanina Boldyreva.