Slavika 2023 – Il tempo degli spaventapasseri

🥀La condizione metafisica dell’esilio: omaggio a Jozefina Dautbegović

Sabato 18 marzo alle 16:30 presenteremo il volume “Il tempo degli spaventapasseri” (Molesini Editore, 2022), di Jozefina Dautbegović (Sušnjari 1948 – Zagabria 2008).

L’incontro vedrà la presenza della curatrice Bianca Tarozzi e della traduttrice Neval Berber, in dialogo con Vesna Scepanovic, ricercatrice e giornalista indipendente.

L’incontro di Bianca Tarozzi con Jozefina Dautbegović al Convegno della SIL a Trieste nel 2006 è all’inizio di un’avventura. Il titolo del convegno era “Sconfinamenti, confini, passaggi, soglie nella scrittura delle donne”; era stato magnificamente organizzato da Adriana Chemello e Gabriella Musetti. La poesia di Jozefina, da lei puntigliosamente letta nella lingua originale e anche in italiano, aveva affascinato un pubblico numeroso e partecipe: era così nata l’idea di far conoscere con un’antologia l’opera della poetessa bosniaca. Questo è stato reso possibile da un altro incontro, di Bianca Tarozzi con Neval Berber, bosniaca, che frequentava le lezioni del dottorato all’Università di Verona. E’ cominciato così il lungo lavoro di traduzione, frutto di collaborazione e di amicizia.

“Il tempo degli spaventapasseri” fu pubblicato dalla rivista “In forma di parole” diretta dal Gianni Scalia nel 2008. La rivista era distribuita agli abbonati, e quindi riservata a un pubblico ristretto. Ora la ristampa dell’Editore Molesini la rende accessibile a tutti.

Bianca Tarozzi (Bologna 1941) vive a Venezia e a Milano. Ha insegnato letteratura inglese e anglo-americana a Venezia, Milano e Verona; ha tradotto poesie di Elizabeth Bishop, Emily Dickinson, A. E. Housman e Robert Wilbur, oltre ai diari di Virginia Woolf. Ha pubblicato 10 raccolte di poesie, tra cui Nessuno vince il leone (1988), La buranella (1997), Il teatro vivente (2006, l’edizione americana The Living Theatre è del 2017) e il romanzo Una luce sottile (2015 Iacobelli Editore) in cui racconta la storia della propria famiglia dal 1922 al 1932.Vincitrice del Lannan Foundation Award (1917), di una Rockfeller Fellowship e del premio letterario dell’Unione Lettori Italiani.

Neval Berber (Banja Luka, 1976) studiosa bosniaca, ha scritto sulla letteratura di viaggio inglese nei Balcani e su E.M. Forster. Presso l’EURAC di Bolzano, dove dal 2017 insegna inglese, ha coordinato un progetto sulle letterature delle minoranze.

Vesna Scepanovic è laureata a Belgrado in scienze politiche nel 1989. Giornalista italo jugoslava, dagli anni ’90 è nella compagnia delle donne almateatro dove narra, legge e talvolta scrive. Ricercatrice indipendente in ambito culturale e letterario, è particolarmete attiva nelle lotte per i diritti delle donne e nei movimenti per i diritti dei migranti.

Jozefina Dautbegović (Sušnjari 1948 – Zagabria 2008) è nata nella Bosnia settentrionale e si è laureata in filologia e storia a Slavonski Brod. Fino allo scoppio della guerra nella ex Jugoslavia è vissuta a Doboj, nella Bosnia centrale, dove ha lavorato come docente e bibliotecaria. La sua prima raccolta di poesie, Cemerike, è del 1979. Nel 1992, con l’inizio della guerra, deve lasciare la propria casa per rifugiarsi con il marito in Croazia. Durante gli anni dell’esilio croato ha scritto otto memorabili libri di poesia.

Vi aspettiamo🍂

❗️ Attenzione: in via del tutto eccezionale, l’incontro si terrà presso il Circolo dei lettori (Torino, via Bogino 9), ed è obbligatorio prenotare il posto, seguendo questo link.

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