SLAVIKA 2023: 18 marzo

La mattina di sabato 18 si potrà accedere a due laboratori:

uno di traduzione poetica dal polacco all’italiano (condotto da Riccardo Campion, slavista e traduttore).

un secondo, invece, legato al canto e pensato per i bambini bilingue italo-polacchi, che sarà condotto dalla corista polacca Marta Dziubińska. Quest’evento, in via eccezionale, si terrà presso Cartiera, centro protagonismo giovanile.

Per info sul laboratorio di traduzione, seguite questo link.

Se siete interessati invece al laboratorio di canto per bambini, seguito quest’altro link.

Nella seconda parte della giornata, a partire dalle ore 16.30, presso il Circolo dei Lettori, ci saranno due presentazioni letterarie: la prima è quella della raccolta poetica “Il tempo degli spaventapasseri” della scrittrice bosniaca Jozefina Dautbegović (Sušnjari 1948 – Zagabria 2008), a cui la serata è dedicata e che durante gli anni della guerra è stata costretta a vivere in esilio in Croazia. Non a caso il titolo dell’incontro sarà “La condizione metafisica dell’esilio” e sarà condotto dalla traduttrice Neval Berber e dalla curatrice e poetessa Bianca Tarozzi, in dialogo con Vesna Scepanovic.

A seguire ci sarà la presentazione di una recente pubblicazione di Stilo Editrice di Bari,  Il caso Sandormoch. La Russia e la persecuzione della memoria. Il titolo del libro rimanda a una foresta della Carelia tristemente nota per essere stata teatro di uno dei più grandi massacri di cui Stalin si è macchiato. Il libro verrà introdotto da Giulia de Florio, docente di lingua e letteratura russa presso l’Università di Parma, e Andrea Gullotta, docente presso l’Università di Palermo, nonché presidente di Memorial Italia, l’associazione russa che quest’anno è stata una delle tre vincitrici del Premio Nobel per la pace.

La seconda giornata si concluderà con la proiezione di Unsafe Goražde (2022), un documentario sulla cittá di Goražde in Bosnia ed Erzegovina, tratto dalla graphic novel di Joe Sacco “Safe Goražde” e prodotto da Kuma International, associazione italo-bosniaca di Sarajevo. Dopo la proiezione ci sarà un dibattito aperto guidato da Donatella Sasso, giornalista e ricercatrice di storia contemporanea, e Arianna Piacentini (Università di Bologna).

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